L’obiettivo del contributo, scritto in lingua francese, è indagare come gli approccio di genere e queer influenzino la riflessione sulla teoria e le pratiche dello spazio in Italia, mediante l’attività di diverse soggettività. Il background delle autrici proviene da dipartimenti di architettura italiani, dove si sviluppano sia studi urbani che pratiche di progettazione spaziale a diverse scale. Questo contesto è stato contaminato da temi che emergono nella nuvola dei movimenti femministi e transfemministi queer, contaminazioni che rimangono sconosciute e/o non inserite in un quadro di riferimento definito. La mancanza di riconoscimento è - crediamo - almeno in parte legata a una particolarità della sfera italiana: a differenza di altri Paesi, in Italia le istanze dei movimenti non hanno trovato una traduzione istituzionale nella formazione di quadri accademici, come i dipartimenti di genere o di studi queer. Questo discorso ha quindi trovato un posto per la costruzione di sé in contesti diversi e di varia natura, a volte anche in conflitto tra loro. Tale peculiarità, e il carattere trasversale che attribuiamo alla nostra disciplina, ci ha portato a mettere in discussione alcune delle diverse soggettività che giocano un ruolo nella costruzione del dibattito: 1. i gruppi storici del femminismo della differenza, presenza fondamentale caratterizzante del discorso italiano, come confronto persistente con l’ingombrante portata, ricca e costrittiva, del loro patrimonio teorico; 2. i mediatori e le mediatrici che, trasponendo un punto di vista femminista sulla pianificazione, operano in dialogo e negoziazione con le amministrazioni, soprattutto riguardo le questioni aperte dalla natura universalistica e mainstream dell’approccio istituzionale delle politiche urbano di genere; 3. i movimenti transfemministi queer, in opposizione alle soggettività fino ad ora proposte, le cui pratiche spaziali più recenti interessano per la natura sovversiva e creativa della loro radicalità. Il contributo individua il particolare interesse del caso italiano nell’intreccio tra le soggettività e le loro relazioni, che produce un discorso profondo e variegato, trasformando la mancanza di un quadro istituzionale in un fertile scenario produttivo.

Trois fenêtres pour un panorama. Contributions des réflexions féministes, genrées et queer produites en Italie dans le cadre des disciplines spatiales à partir des années 1990 / Custodi, Giulia; Olcuire, Serena; Silvi, Martina. - In: ETUDES FRANCOPHONES. - ISSN 1093-9334. - 33:(2020), pp. 55-72.

Trois fenêtres pour un panorama. Contributions des réflexions féministes, genrées et queer produites en Italie dans le cadre des disciplines spatiales à partir des années 1990

Serena Olcuire
Secondo
;
2020

Abstract

L’obiettivo del contributo, scritto in lingua francese, è indagare come gli approccio di genere e queer influenzino la riflessione sulla teoria e le pratiche dello spazio in Italia, mediante l’attività di diverse soggettività. Il background delle autrici proviene da dipartimenti di architettura italiani, dove si sviluppano sia studi urbani che pratiche di progettazione spaziale a diverse scale. Questo contesto è stato contaminato da temi che emergono nella nuvola dei movimenti femministi e transfemministi queer, contaminazioni che rimangono sconosciute e/o non inserite in un quadro di riferimento definito. La mancanza di riconoscimento è - crediamo - almeno in parte legata a una particolarità della sfera italiana: a differenza di altri Paesi, in Italia le istanze dei movimenti non hanno trovato una traduzione istituzionale nella formazione di quadri accademici, come i dipartimenti di genere o di studi queer. Questo discorso ha quindi trovato un posto per la costruzione di sé in contesti diversi e di varia natura, a volte anche in conflitto tra loro. Tale peculiarità, e il carattere trasversale che attribuiamo alla nostra disciplina, ci ha portato a mettere in discussione alcune delle diverse soggettività che giocano un ruolo nella costruzione del dibattito: 1. i gruppi storici del femminismo della differenza, presenza fondamentale caratterizzante del discorso italiano, come confronto persistente con l’ingombrante portata, ricca e costrittiva, del loro patrimonio teorico; 2. i mediatori e le mediatrici che, trasponendo un punto di vista femminista sulla pianificazione, operano in dialogo e negoziazione con le amministrazioni, soprattutto riguardo le questioni aperte dalla natura universalistica e mainstream dell’approccio istituzionale delle politiche urbano di genere; 3. i movimenti transfemministi queer, in opposizione alle soggettività fino ad ora proposte, le cui pratiche spaziali più recenti interessano per la natura sovversiva e creativa della loro radicalità. Il contributo individua il particolare interesse del caso italiano nell’intreccio tra le soggettività e le loro relazioni, che produce un discorso profondo e variegato, trasformando la mancanza di un quadro istituzionale in un fertile scenario produttivo.
2020
Cette contribution a pour objectif d’enquêter sur la façon dont une approche genrée et queer influence la réflexion sur la théorie et les pratiques de l’espace en Italie au moyen de l’activité de plusieurs subjectivités.
femminismi e architettura; femminismi e urbanistica; etica della cura; gender mainstream; queer
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Trois fenêtres pour un panorama. Contributions des réflexions féministes, genrées et queer produites en Italie dans le cadre des disciplines spatiales à partir des années 1990 / Custodi, Giulia; Olcuire, Serena; Silvi, Martina. - In: ETUDES FRANCOPHONES. - ISSN 1093-9334. - 33:(2020), pp. 55-72.
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